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Novembre, 2005

  1. Ireland, Dublin, musica e parole…

    Novembre 15, 2005 by Admin

    FotinaOggi sono passati due anni da che ho lasciato Dublino. Non che ci abbia vissuto secoli, ma un anno vorrà pur dire qualcosa. Ripenso al caro St. Steven Green, alla malinconia dell’autunno in cui ho visto cambiare il colore alle foglie di un faggio o all’ultima volta in cui sono stato in Connemara, le pecore che spuntavano tra i laghetti e le collinette che circondavano la strada. Ricordo con affetto gli amici lasciati là, Silvietta, Jean Noel, Keith, Samantha…
    Ripenso anche all’anima irlandese: musica e letteratura, U2 e James Joyce. Lasciando l’Irlanda mi son portato dietro qualche ricordo. La stampa di un dipinto di Leech e le cartoline prese alla National Gallery, i bicchieri da pinta di Guinness, Harp, ma anche quelli della Carlsberg e della Stella Artois presi qua e là nei pub. Gli immancabili libri tra cui spicca l’Ask the dusk di Fante – primo romanzo che ho letto in lingua -, Tender is the night di Fitzgerald, Il Giocatore di Dostoevskij – questo in italiano -, ma poi soprattutto la trilogia di Barrytown del buon Roddy Doyle. Il più che noto The Commitmens, l’irriverente The Snapper e il meno rapido ma sempre geniale The Van. Doyle riesce a ricreare quel vissuto da knacker che solo chi è vissuto a Dublin riesce a capire.

    * * *

    In The Van c’è un passaggio in cui Doyle rende evidente il concetto – l’importanza – di una buona pinta irlandese. Il personaggio principale si ritrova dopo qualche tempo al pub con gli amici e…

    Fotina“It wasn’t the pints Jimmy Sr loved; that wasn’t it. He liked his pint… he fuckin’ loved his pint… but that wasn’t why he was here. He could do without it. He WAS doing without it. He only came up about two times a week these days, since he’d been laid off, and he never missed the drink, not really. Every night at about nine o’clock… when he heard the News music… he started getting itchy and he had to concentrate on staying sitting there and watching the News and being interested in it, but it wasn’t the gargle he was dying for: it was this (he sat back and smiled at Bimbo); the lads here, the crack, the laughing. This was what he loved.”


  2. Ellie Parker

    Novembre 11, 2005 by Admin

    Arriva sul sito della Apple il trailer di Ellie Parker con Naomi Watts. Lei è bellissima come al solito e sul concetto di bellezza – come la intendo io – ci sarebbe da fare un piccolo inciso.
    Lei è bella perché nel film incarna ciò che è nella realtà, un’attrice. E’ un pò il risvolto di quello che avveniva in Mulholland Drive di David Lynch. Lì era una giovane e talentuosa attrice, qui è una ragazza che vorrebbe diventarlo e insegue questo irraggiungibile sogno. I registri sono completamente diversi perché Lynch è visionario e il film diretto da Scott Coffey è più semplicemente una commedia. Lei in ogni caso dimostra come sempre bravura da vendere.
    Quando l’ho vista la prima volta me ne sono innamorato. Era appunto in Mulholland Drive. Poi è stata la volta di 21 grammi, e anche lì è da brividi. Un’interpretazione intensa e toccante in un altro film drammatico. In questo caso il regista è Alejandro González Iñárritu e gli altri interpreti sono niente di meno che Benicio Del Toro e un mostro sacro come Sean Penn che quell’anno – l’anno passato – ha ricevuto l’oscar per Mystic River ma avrebbe dovuto vincerlo per 21 grammi.
    Naomi è nota per essere la migliore amica di Nicole Kidman e, fino a due anni fa, era anche l’amica brava ma poco fortunata. Non è molto alta ma ha un volto angelico che nasconde la sua età (37 anni) e oltre a Ellie Parker è attesa nel filmettone su King Kong (ennesimo remake) e anche nel seguito di The ring, la pellicola (genere horror) che l’ha lanciata veramente. Al riguardo non ho alcun commento da fare, non ho visto il primo e non vedrò probabilmente il secondo…

    * * *

    FotinaNel trailer c’è una scena in cui lei è a letto con un ragazzo dopo che hanno fatto l’amore.
    Lui rivela che non le ha detto una cosa.
    “Sono decisamente gay.”
    “Oh my God”, dice lei mentre si alza con le coperte addosso e lo guarda inorridita.
    “Come hai, come hai fatto a…”
    E lui.
    “Stavo pensando a Johnny Depp.”