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Il caro Charlie, il buon Buster e Fatty Arbuckle (- 1 -)

5 Dicembre 2005 by Admin

Ho un gran libro a casa, Cinema Year by Year di David Thomson, comprato in offerta quando vivevo a Dublino. E’ un libro che ripercorre anno per anno tutta la storia del cinema fino al 2002, anno della pubblicazione, trovato e comprato da Eason al 50% di sconto perché si era alla fine del 2003 e di lì a poco sarebbe uscita la nuova edizione.
FotinaHa le dimensioni di un atlante geografico e riporta i ritagli di giornale con gli articoli sui film usciti nel corso dell’anno o sugli episodi che hanno coinvolto il tal regista, l’attore tizio o il produttore caio. Gli articoli non sono originali, sono in realtà riscritti sulla base di quanto realmente avvenuto e commentato sui newspapers americani. Questo non deve far sottovalutare la portata del libro che resta uno dei migliori volumi sulla storia del cinema che abbia mai comprato.
La ricostruzione degli avvenimenti non segue il filo di un movimento, di un artista o di un luogo in particolare. L’unica linea seguita è quella cronologica e l’unico criterio di selezione che emerge è il successo di pubblico. E’ vero che il mercato di riferimento risulta essere quello americano, ma d’altra parte è anche il più grande, o almeno lo è stato per tutto il ‘900.
Ogni tanto mi metto a sfogliare questo librone e scopro relazioni che non avrei mai intuito tra un artista e l’altro o tra un film e un evento storico.
FotinaDi Charlie Chaplin ad esempio conoscevo la vita per aver letto anni fa l’autobiografia.
Charlie, nato in Inghilterra nel 1889 è arrivato a Hollywood all’inizio del secolo, per la precisione nel 1913 quando Mack Sennett lo vede nel tour della compagnia Karno e gli offre un contratto di 150 dollari a settimana per la Keystone. Nell’autobiografia emerge l’atmosfera degli studios di inizio secolo e viene largamente parlato di personaggi come Douglas Fairbanks e Mary Pickford che erano amici del caro Charlie. Non emergono di contro le interazioni con gli altri personaggi e in definitiva non si ha una visione a 360° di ciò che realmente accade. Questioni come “Quali film escono in contemporanea a Il grande dittatore (The Great Dictator)”, altre come “Quale film girava Buster Keaton in quegli anni” o ancora “Quale fosse la relazione tra il caro Charlie e il buon Buster” non possono avere risposta.
Qualche anno fa una cara amica mi aveva parlato di Buster Keaton come del più grande artista del cinema muto. FotinaPeccato che fosse proprio il periodo in cui avevo letto l’autobiografia di Charlie e ne ero rimasto intriso fin nel midollo.
‘Hai visto Luci della Ribalta (Limelight)?’, le dicevo ‘certo non è più cinema muto, ma Charlie ha 63 anni e si muove come un ventenne, Buster che ha sei anni di meno tutt’al più…’
‘Ehi’, mi interrompeva lei, ‘guarda che è nell’espressione del viso che emerge la bravura di Keaton.’
‘No scusa come fai a dire qualcosa di Charlie se non hai visto Il monello (The Kid)’, ribattevo.
‘Confesso che non conosco Chaplin’, continuava, ‘ma il mio professore afferma che Keaton’
Erano discorsi senza fine perché ognuno conosceva il proprio beniamino e non il ‘rivale’. Lei portava a suffragio delle proprie affermazioni il corso che seguiva all’accademia d’arte di Brera, io i film e i libri che avevo letto su Chaplin.
Mi spiace per lei ma in un confronto tra i due personaggi forse avevo ragione io, almeno nel significato profondo che la storia del cinema ha attribuito alla figura di Chaplin. Ad ogni modo per curiosità recentemente ho visto alcuni dei primi film di Keaton e sono rimasto sorpreso di scoprire che non era lui il protagonista e che c’era un grande attore che catalizzava l’attenzione in quelle pellicole. Così sfogliando le pagine del mio librone ho scoperto che si trattava di Roscoe Arbuckle meglio conosciuto come Fatty. (segue…)


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