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Oh che gioia arriva la replica di Ferroni

2 Marzo 2006 by Admin

Se ieri avevo trovato esilarante e pungente l’invettiva di Alessandro Baricco contro i critici Pietro Citati e Giulio Ferroni, oggi non posso che godere della replica di quest’ultimo sulle pagine di La Repubblica.
Che dire, non prendo parte ai colpi di fioretto dei due, ma respiro finalmente l’aria frizzante di una vera discussione tra critica e letteratura.
Il_critico_tGià ieri le parole del geniale Baricco – l’aggettivo glielo devo, per la bravura nel ruolo di comunicatore – avevano cancellato le inutili disquisizioni su “morte della critica”, su “dignità dei generi” ecc… che da troppo tempo impediscono una costruttiva dialettica tra chi produce letteratura e chi fa critica. Non era di poco conto infatti che in un sol colpo, uno degli scrittori italiani più letti e tradotti chiamava in causa due dei principali critici nostrani.
Nell’attesa di un intervento di Citati, oggi è toccato a Ferroni replicare allo scrittore. Il critico con squisito stile ricorda che di lavori sull’ultimo libro di Baricco ne ha fatti addirittura tre (una critica, quella su Giudizio Universale, la trovate qui!) e pone l’accento su un problema che è altro rispetto alla critica: “io la leggo, ahimè, senza ricavarne molto, e lei non legge me e ne ottiene un successo planetario”.
Ferroni è acuto e non lesina anche pseudo-complimenti quando afferma che la scrittura di Baricco è “così disinvolta, accattivante”, ma – perché il ma è d’obbligo – “la letteratura è passione, emergenza dell’imprevisto, conoscenza in profondità di ciò che non si vede: la sua mi sembra invece una letteratura patinata, proiettata sull’orizzonte di una trasgressione pubblicitaria, tra moda e sport…”
Sono ora curioso di vedere il seguito, tenendo presente che l’occasione è ghiotta, tanto è che La Repubblica gli dedica due pagine e che il Corriere della Sera ne disquisisce in un pezzo firmato Ranieri Polese…

(Vai all’articolo di Ferroni su La Repubblica)

Wow, ci sono anche le appendici

Uno degli articoli pubblicati sulle due pagine dedicate all’argomento da La Repubblica si può leggere su Lipperatura (qui!). Si tratta in particolare di un pezzo di Carla Benedetti che ragiona sulla “necrosi avanzata delle pagine culturali italiane”. La tesi stimolante è che i principali quotidiani italiani hanno subito uno “scollamento” dalla cultura viva del paese. E il pezzo di ieri di Alessandro Baricco lo avrebbe reso evidente…


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